“There Is A Light That Never Goes Out” - Un inno melanconico con un'esplosione di chitarre distorte

“There Is a Light That Never Goes Out” degli Smiths è un brano che, nonostante la sua melodia apparentemente semplice, riesce ad evocare una gamma di emozioni profonde. Eseguita per la prima volta nel 1986 come parte dell’album “The Queen is Dead”, questa canzone è diventata uno dei pezzi più iconici della band inglese, celebrando l’amore romantico con un tocco di malinconia e speranza che la rende eternamente affascinante.
La storia degli Smiths si intreccia con quella di Manchester, città industriale del nord dell’Inghilterra, negli anni ‘80. Morrissey, il frontman carismatico con la sua voce inconfondibile, e Johnny Marr, il chitarrista visionario che forgiò un suono unico, si unirono per creare una musica che univa elementi del pop tradizionale, della jangle-pop e dell’indie rock. I loro testi spesso riflettevano temi come la solitudine, l’amore non corrisposto, l’alienazione sociale e una profonda critica verso i costumi borghesi.
“There Is a Light That Never Goes Out” incarna perfettamente l’essenza degli Smiths: una canzone che parla di un amore profondo e irrefrenabile, ma allo stesso tempo consapevole della sua fragilità. Il testo è ricco di metafore evocative, come la luce eterna che simboleggia l’amore eterno, e il desiderio di unirsi al proprio amato anche oltre la morte.
La musica della canzone è semplice ma efficace. La melodia principale è orecchiabile e si imprime facilmente nella mente dell’ascoltatore. Le chitarre di Marr creano un tessuto sonoro ricco e vibrante, alternando momenti di dolcezza a esplosioni di distorsione che sottolineano l’intensità delle emozioni espresse nel testo.
Ecco alcuni elementi chiave che rendono “There Is A Light That Never Goes Out” una canzone così speciale:
- Il contrasto tra melodia e testo: La dolcezza della melodia è in netto contrasto con il testo malinconico, creando un effetto di pathos che coinvolge l’ascoltatore su più livelli.
- La voce di Morrissey: La sua voce unica, carica di emozione e vulnerabilità, rende giustizia alle parole del testo e trasmette la profondità dell’amore descritto nella canzone.
Johnny Marr: Il genio delle sei corde
Johnny Marr è stato il motore creativo dietro il suono degli Smiths. I suoi riff di chitarra distintivi, spesso caratterizzati da un mix di melodia e distorsione, hanno segnato un’intera generazione di musicisti indie.
La sua tecnica chitarristica era innovativa: utilizzava accordature insolite, effetti sonori inusuali e un’ampia gamma dinamica che permetteva di passare da momenti delicati a esplosioni di energia pura. Marr non era solo un virtuoso dello strumento, ma anche un abile compositore: sapeva creare melodie orecchiabili e arrangiamenti complessi che si adattavano perfettamente ai testi di Morrissey.
Oltre agli Smiths, Marr ha avuto una carriera musicale prolifica, collaborando con artisti come The Pretenders, Electronic, Modest Mouse e naturalmente continuando a pubblicare musica da solista.
L’eredità degli Smiths:
Gli Smiths sono stati una delle band più influenti degli anni ‘80, lasciando un segno indelebile sulla musica indie rock e alternative. La loro musica è stata riscoperta da generazioni successive di ascoltatori, grazie alla sua capacità di affrontare temi universali come l’amore, la solitudine e l’alienazione.
“There Is A Light That Never Goes Out” continua ad essere una delle canzoni più amate e celebrati della band. È un inno alla bellezza dell’amore in tutte le sue sfaccettature, capace di suscitare emozioni profonde anche a distanza di decenni dalla sua prima apparizione.
Conclusione:
“There Is A Light That Never Goes Out” è una canzone che non ha bisogno di presentazioni. È un brano iconico che ha catturato l’immaginazione di milioni di persone in tutto il mondo. La combinazione di melodia orecchiabile, testi malinconici e arrangiamenti sofisticati la rende un capolavoro indiscusso della musica alternativa.
Se hai mai bisogno di una canzone che ti faccia riflettere sull’amore, sulla vita e su tutto ciò che sta nel mezzo, “There Is A Light That Never Goes Out” è una scelta perfetta.